Altitudine: 804 m.l.m.
Abitanti: Pescaresi
Pescara del Tronto, dal cui acquedotto proviene la fresca acqua di montagna che serve tutta la provincia di Ascoli e da alcuni anni anche il fermano, ha al centro del paese la Chiesa di Santa Croce, costruita in epoca ignota dai cavalieri di Gerusalemme e rimasta, insieme alla casa canonica, alle dipendenze di questi fino al 1857, ceduta poi al Vescovo di Ascoli con scrittura firmata a Roma dal Balì Alessandro Borgia (1857) ed in Ascoli dal Vescovo Carlo dei Conti di Belgrado nello stesso anno.
L’attuale chiesa è formata da quella antica di Santa Croce con l’annessione della Chiesa attigua della Madonna del Soccorso.
La trasformazione è avvenuta nella seconda metà dell’ottocento: la facciata è rivolta ad est, la volta è a crociera e vi sono sei altari laterali.
Nel primo altare del presbiterio, in “carum epistulae”, c’è la cappella della Madonna del Soccorso (affresco del XV° secolo) che rappresenta il voto esaudito dalla Madonna alla comunità del paese per averlo risparmiato da una tremenda frana. All’interno della Chiesa viene conservata una antica Croce astile in rame sbalzato di arte umbro-sabina della seconda metà del XII° secolo: forse la più antica Croce delle Marche.
La parte più antica del paese purtroppo è andata perduta a causa dell’abbandono degli abitanti, del deterioramento del tempo ed anche dei vari terremoti.
Ancora oggi, tuttavia, addentrandosi nelle viuzze è possibile scorgere casette aggettate di ballatoi e di balconcini, portali cinquecenteschi con architravi sorretti da grifoni ed ornati nel centro con il monogramma di Gesù e stipiti serrati da caratteristici chiavistelli piatti in ferro arricciato e manovrati alle estremità da una impugnatura a guisa di foglia, corna di toro o serpenti.
In moltissimi angoli del paese, inoltre, si trovano caratteristiche fontanine in ferro ed un numero incredibile di edicole votive alla Madonna del Soccorso.